In ambito urbano la mobilità è uno degli aspetti più rilevanti nel determinare la qualità della vita quotidiana. Attualmente, gran parte degli spostamenti sul territorio avviene con l’auto privata. Questo modello comporta costi ambientali e sociali molto elevati: traffico, inquinamento, rumore, incidentalità, consumo di carburanti fossili. Tuttavia, esistono già soluzioni tecniche e gestionali in grado di offrire alternative valide, più sicure, meno inquinanti e accessibili a tutte le fasce della popolazione. Per un Comune come Vigodarzere, situato in una posizione strategica tra la città e la campagna, la mobilità sostenibile rappresenta una grande opportunità di trasformazione urbana e territoriale.
Un’azione prioritaria consiste nel rafforzare il trasporto pubblico locale. La posizione di Vigodarzere lungo l’asse nord di Padova, in prossimità della linea ferroviaria e delle principali arterie viarie, rende possibile un sistema interconnesso di trasporto collettivo. In questo quadro, l’estensione della linea del tram di Padova fino al territorio comunale rappresenterebbe un salto di qualità fondamentale: un’infrastruttura moderna, elettrica, rapida e ad alta frequenza, in grado di connettere direttamente i Comuni della cintura urbana con i quartieri ed il centro di Padova.
Accanto all’investimento infrastrutturale, è necessaria una piena integrazione dei sistemi di trasporto. L’adozione di un biglietto unico valido su treni regionali, tram, autobus urbani e extraurbani, è un passaggio essenziale. Questo permetterebbe ai cittadini di utilizzare indifferentemente più mezzi per spostarsi, con facilità e convenienza, incentivando l’uso del trasporto pubblico rispetto all’auto privata.
La mobilità sostenibile non è solo mobilità collettiva, ma anche attiva. In tal senso, Vigodarzere può potenziare e valorizzare la rete di piste ciclabili esistenti. Attualmente, la rete ciclabile del Comune risulta poco sviluppata e frammentata. Non è possibile spostarsi agevolmente in bicicletta tra le frazioni. Allo stesso modo, mancano percorsi ciclabili sicuri e continui che colleghino Vigodarzere ai Comuni limitrofi, rendendo difficile utilizzare la bici, come mezzo alternativo all’auto privata, anche per brevi tragitti. Intervenire su questi limiti è fondamentale per promuovere una mobilità attiva diffusa e accessibile su tutto il territorio comunale. Negli ultimi anni sono state fatte tante promesse sul tema ma di concreto poco. Da segnalare c’è la passerella a Terraglione, sul ponte del Muson dei sassi, una vera "cattedrale nel deserto" visto, che non ci saranno piste ciclabili né prima né dopo il ponte.
Funzionale è il bike sharing comunale ed intercomunale, attualmente presente nel Comune di Padova, che potrebbe essere esteso anche a Vigodarzere. In parallelo all'estensione di questo servizio, utile è la realizzazione di ciclostazioni coperte e videosorvegliate, che favorisce l’intermodalità bici + treno o bici + tram. Anche l’introduzione di cargo bike condivise per piccoli trasporti quotidiani potrebbe favorire la riduzione del traffico veicolare, soprattutto per le attività commerciali locali.
Il trasporto pubblico deve rispondere a criteri di accessibilità, frequenza, comfort e copertura territoriale. Le linee degli autobus, spesso poco utilizzate, possono essere ripensate secondo una logica più flessibile, magari attraverso servizi a chiamata gestiti via app o con navette elettriche circolari nei quartieri più popolati. In questo senso frazioni come Tavo o Terraglione possono beneficiare di un sistema simile a quello di Treviso, che usa bus a chiamata, in grado di portare più persone e che introduce un servizio attualmente mancante. Nel dettaglio, questo servizio offre:
• Mobilità elettrica urbana su misura: mezzi piccoli per quartieri e aree con traffico limitato, che riducono costi operativi e emissioni.
• Copertura flessibile: il trasporto a chiamata con minibus elettrici serve frazioni isolate o aree con domanda scarsa.
• Maggiore frequenza e rapidità: i progetti mostrano che anche su tratte suburbane intermedie è possibile garantire frequenze elevate e servizi affidabili.
• Riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, maggiore comfort e accessibilità dei mezzi
L’elettrificazione dei mezzi è un altro tassello fondamentale. Il Comune può installare una rete capillare di colonnine di ricarica elettrica, anche integrata con pensiline fotovoltaiche nei parcheggi pubblici. Inoltre, può convertire gradualmente la propria flotta comunale (mezzi tecnici, scuolabus, pulmini per disabili) verso veicoli elettrici, dando un segnale concreto di innovazione sostenibile.
In questo quadro, Vigodarzere ha l’opportunità di diventare un laboratorio di innovazione urbana, capace di connettere il territorio con la città, di migliorare l’accessibilità e di ridurre l’impatto ambientale. Puntare su una mobilità integrata, elettrica, attiva e condivisa significa investire su un futuro più equo, sano e intelligente, costruito a misura di comunità.
Davide Lissandron
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