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La viabilità a Vigodarzere: un annoso problema



L’eterno problema delle code, sia in direzione Padova con il “nodo” della Castagnara,  sia in direzione Limena con il “nodo” del Ponte della Libertà, si potrebbe risolvere considerandolo nel suo insieme, partendo dalla mole consistente di traffico che proviene dal Comuni dell'Alta Padovana.

È opportuno un confronto aperto con i Comuni di Campodarsego, Borgoricco, S. Giorgio delle Pertiche, Curtarolo oltre a quelli di Limena, Padova, Cadoneghe.
Un ruolo fondamentale, infine, deve essere svolto dalla Provincia.

Nel concreto, sul tavolo oggi abbiamo uno studio di fattibilità che prevede, all’altezza di Mezzavia - località Cadoneghe - un ponte sul fiume Muson che sposta il traffico sulla destra dello stesso, fino all’altezza del parcheggio scambiatore della stazione di Vigodarzere.  Da lì la (nuova) strada prosegue, parallelamente a quella che sarà la nuova ferrovia (partenza dei lavori 2023) fino a raggiungere la rotatoria della ex Saimp - oggi Interspar -  e poi, con una serie di collegamenti, si congiunge con la tangenziale (via 13 Giugno). La nuova viabilità, quindi, oltre ad occupare il territorio di Vigodarzere - a destra del Muson - prevede una serie di collegamenti tra via Manzoni e via Battisti, tramite un sottopasso.

Il progetto è discutibile, almeno in alcune parti: 

• da Mezzavia alla stazione ferroviaria di Vigodarzere, proponiamo di utilizzare l’attuale S.S. 307 fino all’altezza dell’ex Istituto Boaga - oggi Marchesi - e in quel sito costruire un ponte che arrivi al parcheggio scambiatore;
• tutti i collegamenti interni tra via Manzoni e via Battisti hanno poco senso, se pensiamo che il traffico non dovrebbe passare all’interno di quartieri; più semplicemente si potrebbe prevedere una rotatoria all’altezza di Via Roma (zona ristorante Dorio) che raggiunga, attraverso Via Manin, il parcheggio scambiatore.

Oltre a questo, siamo ancora in attesa di uno studio di fattibilità (già finanziato da Cadoneghe, Padova e Vigodarzere) sull’attraversamento del fiume Brenta, in località Saletto. Pensiamo che la soluzione più semplice sia un Ponte che colleghi via Vittorio Veneto (Vigodarzere) con via Volta (zona Bata-Limena) e poi, da via Vittorio Veneto, proseguire con una strada che arrivi alla zona artigianale di Saletto.  

Un giudizio positivo va senz'altro alla proposta di  raddoppio della S.S. 308, dallo svincolo di Bragni allo svincolo di Cadoneghe/Vigonza.

Lo studio di fattibilità, che parte da Mezzavia e si congiunge alla tangenziale di via 13 Giugno, da solo, non risolve il problema del traffico; lo risolverebbe se si aggiungesse la costruzione  del nuovo ponte sul Brenta, tra Limena e Saletto, unica scelta in grado di alleggerire il traffico della Castagnara.

La nostra proposta di un ponte tra Limena e Saletto di Vigodarzere, con una rotatoria realizzata all’inizio di via Brenta, può essere la soluzione per risolvere finalmente il problema del collegamento tra la S.S 308 (Padova–Castelfranco) con la Valsugana, che a nostro avviso va pensata come prolungamento della tangenziale nord (tangenziale di Limena) verso Piazzola, Carmignano di Brenta, Cittadella, fino ad arrivare alla Pedemontana.
Il cavalcavia sul Muson e la ferrovia, all’altezza di via Olmo di Campodarsego, potrebbe funzionare da collettore del traffico da e per la provinciale 10 di Borgoricco, creando una via ulteriore di alleggerimento del traffico sulla S.S. 308. 

Infine un'altra tematica, che affronteremo in separata sede, è quella relativa alle piste ciclabili: questo è un ulteriore step per cercare di alleggerire il traffico in entrata ed in uscita di Vigodarzere.

Filippo Fassina

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